Vi raccontiamo la vendemmia 2021 di Cincinnato sul nostro wine magazine, un’annata nel complesso buona. Un’annata caratterizzata da eventi estremamente variabili, con picchi di alte e basse temperature, mentre sul fronte idrico le risorse accumulate in autunno e inverno, con le precipitazioni di primavera, sono state sufficienti. Inizio di anno perturbato, e piccolo innalzamento delle temperature a fine febbraio che ha determinato la ripartenza vegetativa. Situazione capovolta a marzo, con un fine mese che ha portato alle gelate del 7 e 8 aprile che hanno interessato gran parte del Lazio ma che non ci ha coinvolto grazie alla posizione collinare dei nostri vigenti.
A maggio precipitazioni non quantitative, ma intense, di carattere temporalesco, come a giugno, dove l’anticiclone non si è instaurato subito. A luglio e agosto, andamento simile, con l’anticiclone estivo più a Sud del bacino del Mediterraneo rispetto al solito, caratterizzando un innalzamento delle temperature e qualche sofferenza idrica. Un’ondata di caldo, dal 9 al 16 agosto è stata anomala e superiore alle medie: va evidenziato che la pioggia è stata a spesso accompagnata da grandine in diverse aree del Centro ma anche in questo caso non ha interessato i vigneti dei nostri soci.
Le temperature massime sono state particolarmente alte, con le minime tutto sommato nella norma. Temporali a luglio che hanno permesso di superare la siccità.
Analizzando più nel dettaglio le varie fasi vegetative, si registra un inverno caratterizzato da temperature nella norma e abbondanti piogge, che hanno permesso di accumulare una buona riserva idrica in quasi tutto il territorio. La primavera ha fatto registrare temperature tendenzialmente sotto la media nazionale, ma lo sviluppo fenologico della vite era ovunque regolare anche se la fase di fioritura è iniziata, si evidenziano ritardi di 4-6 giorni. I problemi, in altre zone del Lazio che non hanno fortunatamente coinvolto i nostri vigneti, sono sopraggiunti durante il repentino abbassamento delle temperature ad aprile e le relative gelate del 7, 8 e 15 aprile, con minime scese anche oltre -4° C. A Cori questo abbassamento termico ha determinato un ritardo vegetativo che non è stato recuperato in seguito nonostante i picchi termici. Sono poi giunti alcuni fenomeni temporaleschi importanti a luglio, congiuntamente all’innalzamento delle temperature e una straordinaria ondata di caldo, raggiungendo l’apice nel mese di agosto, tanto che la colonnina del termometro ha fatto registrare valori al di sopra dei 40° C.
Si registra in diverse zone, dalla fine di agosto, una buona escursione termica tra giorno e notte e un tasso di umidità che sta ristabilendo l’equilibrio idrico, migliorando le condizioni per la maturazione finale delle uve.
Le prime uve sono state raccolte l’ultima settimana di agosto per la produzione del metodo classico. Abbiamo poi ripreso la vendemmia il 6 settembre con le uve Bellone, proseguendo il 13 settembre con la Malvasia del Lazio, per terminare con il Greco.
Per quanto riguarda le uve rosse il 22 settembre sono state raccolte le prime uve di Nero Buono, nella prima settimana di ottobre quelle di Cesanese ed infine nella seconda settimana di ottobre quelle di Montepulciano.
Lo stato sanitario delle uve è stato comunque buono, con livelli importanti di qualità che ha raggiunto picchi considerevoli. Gradazioni medie con maturità fenoliche che potrebbero risultare particolarmente interessanti anche per i vini a bacca rossa; buoni i potenziali aromatici delle uve a bacca bianca.
Quantitativamente la vendemmia è stata in linea con le produzioni medie storiche. Una buona annata che potete anche provare nel nostro Wine Resort. Vi invitiamo a trovarci!