I primi mesi dell’anno sono dedicati ai lavori in vigna.
In questi mesi, che sono i più freddi dell’anno, inizia la potatura invernale della vite.
Come si interviene e come viene presa la decisione di tagliare determinate gemme?
La potatura invernale va eseguita nel periodo che intercorre tra la caduta delle foglie e l’inizio della ripresa vegetativa.
Attraverso questo intervento è possibile mantenere la forma e le dimensioni delle singole viti per agevolare le successive operazioni colturali; si regola il carico di gemme per ceppo, vengono scelte le migliori gemme in rapporto alla loro capacità produttiva in maniera ottimale per ciascuna vite; la potatura permette inoltre di raggiungere un equilibrio tra la fase produttiva e vegetativa.
I sistemi di allevamento più diffusi sono guyot e cordone speronato, che sono quelli utilizzati anche per il bellone, nero buono e cesanese.
Nel guyot si svolge una potatura mista, vista la presenza di uno sperone e di un capo a frutto (è il sistema di allevamento per vitigni a fertilità basale molto scarsa come il nero buono utilizzato per la produzione del Polluce e dell’Ercole).
Nel cordone speronato vengono mantenuti speroni di 2-3 nodi e per poterla applicare è necessaria una sufficiente fertilità delle gemme basali; il cordone speronato regolarizza il germogliamento, migliora l’uniformità di vegetazione, consente una maturazione più omogenea, permette di localizzare la fascia produttiva e vegetativa in aree definite della chioma.