L’Osteria della Trippa: un tempio della cucina romana a Trastevere

Certamente l’Osteria della Trippa è uno dei templi della cucina romana nella capitale. Infatti, ogni cliente che si reca lì dice di non aver apprezzato prima la trippa. Oltre al sedano, la carota e cipolla nella trippa Alessandra Ruggeri ci mette anche molto amore. Infatti, lei seleziona con cura la trippa e tutti gli ingredienti oltre all’attenzione che mette in tutti i passaggi della preparazione dei piatti.

L’Osteria della Trippa è nel cuore di Roma, precisamente nel rione Trastevere. Questo è uno dei quartieri simbolo della romanità, nel quale non c’è solamente la movida notturna, ma gli odori deliziosi della cucina romana.

Alessandra arriva a Trastevere per caso, durante la ricerca di un luogo con una sala raccolta e che consentisse di avere un rapporto più intimo con i clienti. Proprio una piccola sala e la scelta musicale contribuiscono a creare un’ambiente familiare e rilassante che renda piacevole l’esperienza culinaria e la serata del cliente.

L’Osteria della Trippa non si prende alcuna licenza poetica, e serve a poco più di 30 clienti piatti della cucina romana legati al vissuto della stessa Alessandra Ruggeri.

Non ci sono interpretazioni, ma la semplice valorizzazione della cucina romana, della tradizione culinaria della campagna laziale e delle memorie di Alessandra.
Infatti, la sua passione scaturisce proprio da queste memorie: dalle crostate e i dolci preparati dalla nonna o dalla pasta sfoglia lavorata in famiglia con le uova fresche raccolte nel pollaio in giardino.

La passione diventa un vero e proprio mestiere a 40 anni quando, dopo un corso di cucina professionalizzante, ha scelto di cambiare vita. Inizialmente Alessandra è stata chef errante e poi è approdata a Trastevere con l’Osteria della Trippa all’età di 50 anni, tanta energia e coraggio.

Nel suo menù troviamo una storia in sapori che ci racconta delle sue estati trascorse in famiglia nella Tuscia, e la trippa è la protagonista di queste memorie.

Questa è proposta in varie versioni: Trippa fritta, Trippa alla romana con pecorino, Trippa con fagioli, oltre ad altri piatti della tradizione romana.  Tra questi la coppa di testa o la pizzaccia romana, crepes salata molto rustica con pecorino e pepe nero, che in passato alimentavano la sete di vino dei clienti delle vecchie osterie romane.

Tra i piatti ai quali Alessandra è più legata c’è il ragù di cortile, che all’Osteria viene proposto in bianco con pomodorini confit, le erbette ed abbinato con un Korì Pas Dosé.

Il Cesanese (Arcatura o Argeo) e il Nero Buono si sposano con la trippa e il picchiapò. Questo è lesso di carne patrimonio della cucina romana e del recupero, citato nella commedia “C’eravamo tanti amati” di Ettore Scola.

Da circa 3 anni, Alessandra ha scelto di collaborare con Cincinnato per la scelta di referenze che esaltassero i sapori della cucina romana. Una collaborazione che nasce dalla condivisione di memorie e ricette di famiglia casualmente avvenuto in una pausa pranzo con un agente della Cincinnato.

La scelta delle referenze le ha consentito di soddisfare diversi accostamenti tra cibo e vino, con vini locali dal forte storytelling. Proprio la forza delle storie e dell’esperienza dietro ogni piatto è uno degli aspetti che colpisce di più di questo luogo. Un posto dove riscoprirci in una atmosfera autentica.